Come ormai ampiamente dimostrato, esiste un diretto rapporto fra stato nutrizionale e sintesi delle cheratine dei capelli e delle unghie.
Parlare in modo approfondito di tutte le carenze nutrizionali che possono verificarsi con una dieta scorretta e delle implicazioni tricologiche che ne derivano, non è possibile in un breve articolo.
Voglio però sottolineare come la presenza di deficit nutrizionali non gravi, possono non disturbare lo stato globale di salute della persona ma possono essere invece causa di un effluvio (caduta di capelli numericamente elevata), ridurre lo spessore e la velocità di crescita dei capelli e delle unghie, essere causa o concausa in una onicoclasia (fragilità delle unghie) ed in una onicodistrofia (alterazione strutturale delle unghie).
E’ molto importante notare che le alterazioni del bulbo e del fusto del capello, si verificano quando ancora non sono evidenti carenze nel sangue; come se l’organismo risparmiasse le proteine per le funzioni biologiche di primaria importanza, trascurando quelle legate ai nostri annessi cutanei.
Durante il consulto nutrizionale, sarà così importante indagare le abitudini alimentari del paziente dal punto di vista quantitativo e qualitativo, se ha avuto una perdita di peso significativa e repentina nel corso dell’ultimo anno e se esistono condizioni se che possono influenzare negativamente l’assorbimento intestinale dei nutrienti.
Come sottolineato dal Dr Andrea Marliani, fondatore della Società Italiana di tricologia:
“..è più facile di quanto comunemente si creda incorrere in modesti deficit proteici, senza arrivare al Kwashiorkor o al marasma, anche nella vita comune di una società evoluta”.
Impostare una dieta equilibrata e che tenga conto del fabbisogno proteico del soggetto, può avere dunque un significato terapeutico in questi casi.